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ECO-COMPATIBILITÀ

ECO SPORT ITALIA, prestando fede al suo nome, s’impegna in modo costante, peculiare e distintivo nell’indagine di mercato su manti ed intasamenti idonei sia all’ambiente naturale che agli sportivi utilizzatori finali. L’azienda è consapevole che la maggioranza dei fruitori sono ragazzi e bambini e, per questo speciale motivo, dedica particolare cura nella ricerca di prodotti e fornitori che escludano qualsiasi rischio salutare legato alla frequentazione di campi in erba artificiale.
Soprattutto riguardo alla tossicità e pericolosità del granulo d’intasamento, utilizzato solamente nei campi di ultima generazione, la società opera una severa selezione basata sulle normative italiana (Testo Unico Ambientale 152/2006, ex D.M. 471/1999) ed internazionale (DIN 18035-7), attentamente verificate con analisi espletate da affermati istituti di ricerca.

Purtroppo in Italia la questione non è stata gestita correttamente ed a varie riprese i mass media hanno riportato la problematica in modo allarmistico tanto che, agli occhi della pubblica opinione, si sono messi in discussione persino i materiali estranei alla tematica come il filato d’erba e la sabbia (Gazzetta dello Sport 3.05.2006 e 12.10.2006, La Repubblica 20.04.2006 e 3.05.2006, Il Sole 24 Ore Sport mag 2006 e lug-ago 2006).

In conseguenza, FIGC, Ministero della Salute (attraverso l’Istituto Superiore di Sanità) e Ministero dell’Ambiente hanno istituito una commissione interministeriale di lavoro, chiamata “Verna” dal nome del cattedratico presidente, che sta lavorando in modo scientifico e definitivo sul problema (Gazzetta dello Sport 13.10.2006); come evidenziato dal comunicato ISS n. 12/2006 al momento non c’è alcun pronunciamento negativo.

Anche il Comune di Torino, in quanto proprietario di circa 30 campi in artificiale, si è posto il problema ed ha affidato analoghi studi all’Università ed al Politecnico di Torino i quali hanno escluso qualsiasi problema di salute (comunicato stampa).

In verità il problema non è nuovo in quanto già nel 2003 erano sorti dubbi riguardo a certe realizzazioni in Trentino (L’Adige 21.6.2003 e 27.03.2005) che sono stati tuttavia fugati dall’APPA (Agenzia Provinciale Protezione Ambientale).

Intanto in Europa si continuano ad usare prodotti derivati da riciclaggio anche perché c’è stato un autorevole parere della FIFA datato luglio 2006 (FIFA lettera aperta) che, in base a moltissimi studi e ricerche, dichiara l’inesistenza di nesso causale tra utilizzo di campi in erba artificiali (intasati con gomma riciclata da pneumatico) ed insorgenza di cancerosità.

Per completezza vedere gli atti citati nella sezione documenti.