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CALCIO ITALIANO

Sulla scia delle consorelle maggiori anche la FIGC, delegando la Lega Nazionale Dilettanti, si è attivata già dalla stagione 2000/2001 autorizzando il primo manto in Serie D a Manfredonia (FG) e successivamente quello a Capo d’Orlando (ME). La Commissione Impianti Sportivi Erba Artificiale LND ha emanato il “Regolamento per la realizzazione di un campo in erba artificiale di terza generazione” in cui specifica i tipi di sottofondo ammessi, i requisiti minimi del manto e dell’intasamento. Tutte le gare ufficiali del Settore Dilettanti, Giovanile e Scolastico possono svolgersi sulle superfici di gioco che hanno ricevuto la preventiva omologazione dall’anzidetta Commissione. I test di verifica sono da effettuare entro 90 giorni dal completamento dell’opera.
Dalla stagione 2003/2004 pure la Lega Nazionale di Serie C ha ammesso l’innovazione impiantistica per le proprie competizioni ufficiali (Coppa Italia e Campionato).

Nel 2004 la LND ha reso obbligatorio il sopralluogo del sottofondo prima della posa del manto secondo i criteri descritti nel regolamento scaricabile dal sito www.lnd.it. I costi di tutte le procedure di verifica sono da corrispondere, direttamente o indirettamente, alla LND e quantificabili attraverso la consultazione del citato regolamento.
Il 25 gennaio 2005 il Presidente FIGC Carraro ha espresso il via libera della federazione all’utilizzo del sintetico anche in Serie A e sembrava che lo stadio Atleti Azzurri d’Italia fosse destinato ad essere il primo ad essere convertito, però poi il progetto del Comune di Bergamo non ha avuto seguito.Per maggiori dettagli leggere in documenti l’articolo tratto dalla rivista di settore “Tutterba”.